Accade spesso che, nel corso degli anni, le pareti di un edificio, di un immobile residenziale, di un capannone o di qualsiasi altra struttura, presentino lesioni, cedimenti, crepe e altri segni di compromissione delle fondamenta. Purtroppo, gli interventi tradizionali a cui si ricorre per risolvere questo problema richiedono tempistiche prolungate e sono piuttosto invasivi, comportando costi considerevoli, oltre alla necessità di lasciare libero l’immobile fino al termine dei lavori.
In tutte quelle situazioni in cui interrompere la propria attività e traslocare per diversi mesi non sia impossibile, la soluzione migliore è un intervento di consolidamento fondazioni a minima invasività, che permette di risolvere definitivamente questo tipo di danno sfruttando tecnologie innovative e soluzioni moderne ed economiche.
Quando le condizioni lo permettono, i consolidamenti fondazioni non invasivi sono da preferirsi per la rapidità di intervento, i costi contenuti e la rapidità, che evitano l’obbligo di trasferirsi altrove e di lasciare libero l’edificio. Per effettuare l’intervento si utilizzano in genere materiali versatili, come le resine espanse, che permettono la massima flessibilità in base al tipo di struttura, al pavimento e al terreno sottostante.
Talvolta, se necessario, vengono utilizzati anche micropali in acciaio, fissati alle fondazioni e resistenti sia all’ossidazione che alle sollecitazioni esterne. Questo tipo di struttura viene progettata e realizzata in modo che possa sopportare il carico dell’edificio, al fine di garantire un’opera di consolidamento di lunga durata nel tempo.
L’intento principale dei consolidamenti fondazioni non invasivi è quello di intervenire con un minimo impatto sull’edificio, risolvendo il problema delle fondamenta compromesse in un tempo abbastanza breve, evitando inconvenienti e disagi a chi si trovi all’interno dell’edificio e ottenendo un certo vantaggio anche sotto l’aspetto economico.
Per ricevere informazioni più dettagliate, si consiglia di richiedere un sopralluogo accurato della struttura che richiede il consolidamento: in questo modo i tecnici potranno rendersi conto delle condizioni in cui si trova l’edificio, individuare la tecnica e i materiali più adatti e proporre un progetto di intervento e un preventivo preciso.