Da qualche tempo, nel bagno di casa, il secondo che abbiamo costruito in fase di ristrutturazione, si sentono degli odori non proprio gradevoli.
Considerate che tale bagno è veramente minuscolo e quindi l’ambiente era diventato veramente invivibile. Inoltre il bagnetto si trova tra le camere da letto e pertanto l’olezzo sovente lo trovavamo anche in camera a farci compagnia.
Non sapendo le motivazioni del problema ed essendo completamente digiuno di idraulica, le ho cercate su internet e ho scoperto come tutto dipendesse dalla fossa biologica o pozzo nero, che dir si voglia. La prima cosa da controllare, in casi come questo, è il sifone della doccia poiché in assenza di acqua, quest’ultimo, può lasciar risalire dalla fossa esalazioni non propriamente gradevoli.
Ho quindi provato a far scorrer l’acqua, ma ho constatato non esser questa la causa del mio problema.
Infatti, nel caso in cui, una volta aggiunta l’acqua gli odori persistano, l’attenzione dovrà necessariamente spostarsi sul pozzo nero.
Quasi nella totalità dei casi, ed il mio rientrava pari pari in questa casistica, la colpa è da attribuirsi al raggiungimento del limite del pozzo nero e pertanto dovrà procedersi con lo spurgo periodico dello stesso.
Una volta apprese queste nozioni rudimentali, mi sono attivato al fine di porre rimedio al fastidioso inconveniente ed ho reperito una ditta di pronto intervento spurghi che ha provveduto a svuotare e pulire la mia fossa biologica. Per scrupolo ho fatto controllare le tubature attraverso un sistema di video ispezione, che ringraziando il cielo, ha dato esito negativo.
Mi è stato consigliato di tener manutenuta la fossa biologica attraverso lo svuotamento annuale del pozzo e di effettuarne il lavaggio almeno una volta l’anno. Del resto è meglio un controllo in più ed evitare di avere liquami sparsi in giro che aspettare l’ultimo momento.
Per maggiori informazioni visita il sito www.urgenzaspurghi.com