Il tedesco “Das Unheimliche”, letteralmente “non familiare” (il contrario di “heimlich”, da “heim”, casa) è un termine utilizzato da Sigmund Freud per esprimere la paura che si prova quando qualcosa viene avvertita contemporaneamente sia familiare ed estranea, generando confusione, angoscia e un senso, contemporaneamente, di vicinanza e di lontananza. In italiano un termine equivalente, secondo molti traduttori di Freud, sarebbe il perturbante. E’ il non nascosto, è tutto ciò che non dovrebbe essere rappresentato e che dovrebbe restare segreto, nascosto, intimo ma che invece è riaffiorato, e riemerso, è l’estraneo segretamente familiare che ci perturba, ci mette in uno stato di incertezza e di inquietudine.
La casa, luogo confortevole per eccellenza, è anche il posto dove si annida, seppellito da strati di polvere o sul fondo di un vecchio cassetto, il rimosso. Quindi tutto ciò che suscita spavento è tale perché non è noto e familiare. Se la teoria psicoanalitica ha ragione di affermare che ogni affetto connesso con una emozione, di qualunque tipo essa sia, viene trasformato, in angoscia qualora abbia luogo una rimozione, ne segue che tra le cose angosciose deve essercene un gruppo nel quale è possibile scorgere che l’elemento angoscioso è qualcosa di rimosso che ritorna…il perturbante.
Questa la chiave di lettura del libro di Davide Borghetti, nel quale quella sensazione di spaesamento, di disorientamento e persino di angoscia che ci cattura a volte di fronte all’inspiegabile, si svela pian piano ai nostri occhi, mostrandoci non soltanto quanto il “perturbante” abiti gli ambigui territori dell’inconscio, ma anche come esso stesso abbia costituito un rifugio per il peregrinare di artisti e letterati. Il libro affronta il tema del perturbante spiegando in maniera semplice e chiara come funziona, quali sono gli elementi essenziali per la creazione di un soggetto perturbante e come questo concetto sia riscontrabile in campi apparentemente distanti, quali la psicologia, la letteratura, la robotica, il cinema e la musica.
Visita il sito https://www.perturbante.it/